SUCCESSIONI E DONAZIONI - REINTRODUZIONE DELL'IMPOSTA DI SUCCESSIONE E DONAZIONE
Errore nella dichiarazione di successione - Rettifica oltre il termine per la presentazione della dichiarazione - Rimborso imposta pagata in eccedenza (Cass. 25.2.2008 n. 4755) DI SETTEMBRE
La Corte di Cassazione, nella sentenza 25.2.2008 n. 4755, ha chiarito che, qualora il contribuente abbia commesso un errore nel dichiarare il valore di un bene ereditario nella dichiarazione di successione, può legittimamente chiedere (entro il termine di prescrizione) il rimborso dell'imposta pagata in eccedenza a causa di tale errore, in base al disposto dell'art. 42 co. 1 n. 1 del DLgs. 346/90. Non rileva, ai fini del diritto al rimborso, il fatto che il contribuente non abbia provveduto alla correzione dell'errore entro il termine per la presentazione della dichiarazione di successione (art. 31 del DLgs. 346/90), posto che tale termine non ha natura decadenziale e la sua violazione determina solo l'applicazione di sanzioni tributarie. Inoltre, è principio generale del sistema tributario quello secondo cui gli errori del contribuente nella dichiarazione sono emendabili, posto che la dichiarazione non ha valore confessorio, né costituisce fonte dell'obbligazione tributaria. Il diritto al rimborso dell'imposta pagata in eccedenza, dunque, non viene meno per il fatto che l'Amministrazione finanziaria abbia provveduto alla liquidazione dell'imposta e che questa non sia stata impugnata dal contribuente il quale, anzi, vi abbia dato esecuzione concordando una dilazione e pagando la prima rata.
Fonte: ilsole24ore, del 17 marzo 2008, p. 37
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