ENTI NON COMMERCIALI E ONLUS
ONLUS, APS, associazioni e fondazioni riconosciute - Destinazione del 5 per mille dell'IRPEF - Elenchi definitivi degli enti ammessi al riparto per l'esercizio 2008 (comunicato stampa Agenzia Entrate 18.3.2010 n. 60) DI MOBILI
Sono stati pubblicati sul sito Internet dell'Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) gli elenchi definitivi degli enti ammessi al riparto del 5 per mille per l'esercizio 2008. La categoria delle ONLUS e del volontariato è quella che ha riscosso maggiori preferenze; di seguito si collocano gli enti della ricerca sanitaria, seguiti dagli enti della ricerca scientifica e dell'università e, infine, dalle associazioni sportive dilettantistiche. I soggetti interessati che non hanno avuto accesso al beneficio per inadempienze nella procedura di iscrizione (mancata o tardiva presentazione della dichiarazione sostitutiva, presentazione di dichiarazioni sostitutive incomplete, ecc.) possono rettificare le irregolarità commesse fino al 30.4.2010, fruendo della riapertura dei termini introdotta dall'art. 1 co. 23-quaterdecies del DL 194/2009 (c.d. "milleproroghe"). La documentazione degli enti del volontariato va trasmessa alla DRE competente in base alla sede legale dell'ente, mentre le associazioni sportive dilettantistiche dovranno trasmettere le proprie dichiarazioni sostitutive alla competente struttura territoriale del CONI. Per il pagamento delle somme mediante accredito su c/c bancario o postale, i legali rappresentati degli enti del volontariato possono comunicare le proprie coordinate utilizzando il servizio telematico Fisconline, oppure consegnando ad un ufficio dell'Agenzia l'apposito modello reperibile sul sito dell'Agenzia medesima. Coloro che hanno già provveduto a comunicare i propri dati IBAN non sono tenuti ad ulteriori adempimenti, salvo che siano intervenute modifiche del conto corrente di riferimento, nel qual caso le variazioni vanno comunicate con le medesime modalità sopra illustrate. Coloro che non dispongono di conto corrente o non vogliono comunicare i dati richiesti, saranno comunque pagati successivamente a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con modalità diverse.
Fonte: ilsole24ore del 19 marzo 2010 p. 37
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