Accertamento del valore degli immobili - Rettifica sulla base del valore normale - Valori OMI - Efficacia probatoria DI LIBURDI
In seguito all'abrogazione, operata dalla L. 88/2009 (legge Comunitaria 2008), della parte dell'art. 39 del DPR 600/73 che legittimava la presunzione di un maggior valore dell'immobile ceduto in caso di scostamento tra il valore dichiarato nell'atto di cessione ed il valore normale, ci si interroga sull'attuale significato della discrepanza tra tali valori. Secondo l'orientamento che pare affermarsi anche nella giurisprudenza di merito, il fatto che il corrispettivo dichiarato in atto per la cessione del bene immobile sia inferiore al valore normale di esso può costituire elemento idoneo a giustificare la maggior pretesa tributaria, se suffragato da ulteriori elementi, come l'ammontare del mutuo richiesto dall'acquirente o ulteriori elementi di prova di natura finanziaria. In breve, l'accertamento di maggior valore può apparire legittimo se il quadro probatorio risultante dal confronto tra il prezzo pattuito ed il valore normale dell'immobile, unito ad altri elementi (come ad esempio, il valore del mutuo contratto per l'acquisto) delineano un quadro probatorio dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza.
Fonte: italiaoggi del 6 aprile 2010 p. 22
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