Società non operative - Cause di esclusione automatica DI ODETTO
L'art. 30 co. 1 della L. 724/94 contempla una serie di casistiche a fronte delle quali è possibile disapplicare in modo automatico la disciplina delle società non operative. Le principali di esse riguardano: - le società che si trovano nel loro primo periodo d'imposta; - le società con almeno 50 soci; - le società che nei due esercizi precedenti hanno avuto un numero di dipendenti mai inferiori alle dieci unità; - le società che presentano nell'esercizio un valore della produzione (aggregato A del Conto economico) superiore all'attivo patrimoniale; - le società congrue e coerenti in base agli studi di settore. Ulteriori cause di disapplicazione automatica sono state individuate dal Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 14.2.2008, e riguardano: - le società in stato di liquidazione che richiedono la cancellazione dal Registro delle imprese entro il termine di presentazione della successiva dichiarazione dei redditi; - le società soggette a procedure concorsuali; - le società sottoposte a sequestro penale o a confisca; - le società che detengono di immobili concessi in locazione ad enti pubblici ovvero locati a canone vincolato, limitatamente a tali immobili; - le società che detengono partecipazioni in società considerate non di comodo, in società escluse dall'applicazione della disciplina (in via automatica o a seguito dell'accoglimento dell'interpello) o in società collegate CFC, limitatamente a tali partecipazioni; - le società che hanno ottenuto l'accoglimento dell'istanza di disapplicazione in relazione ad un precedente periodo d'imposta sulla base di circostanze che non hanno subito modificazioni. Le ultime tre situazioni implicano, a differenza delle altre, la disapplicazione solo parziale della disciplina delle società non operative, con la conseguenza che il prospetto per la determinazione dei ricavi minimi contenuto nei quadri RF o RS deve comunque essere compilato, non considerando però i beni "esclusi" e i relativi ricavi.
Fonte: ilquotidianodelcommercialista del 22 giugno 2010
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