Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Plusvalenze su partecipazioni e dividendi - Rideterminazione delle percentuali di imponibilità - Presunzioni di distribuzione dei dividendi DI PIAZZA - BONO
A seguito della riduzione dell'aliquota nominale dell'IRES al 27,50%, il DM 2.4.2008, per garantire l'invarianza del prelievo complessivo rispetto al regime previgente, introduce la soglia di imponibilità pari al 49,72% per i dividendi percepiti dai soggetti IRPEF non imprenditori. L'art. 1 co. 2 del DM 2.4.2008 introduce, inoltre, una presunzione secondo cui, a partire dalle delibere di distribuzione successive a quella avente ad oggetto l'utile dell'esercizio 2007, i dividendi attribuiti ai soci si considerano prioritariamente formati con utili che hanno scontato l'IRES al 33% e quindi da tassare in capo ai soci per il 40%. Alla luce di tale presunzione, occorrerà considerare le nuove previsioni anche in sede di classificazione fiscale dell'avanzo di fusione e scissione. Pertanto, si dovrebbe procedere: - ad una prioritaria ricostituzione delle riserve in sospensione di imposta secondo le regole di cui all'art. 172 co. 5 del TUIR; - in caso di avanzo eccedente, ad una ricostituzione delle riserve di capitale di capitale e di utili previsto dal criterio proporzionale dell'art. 172 co. 6 del TUIR; - infine, all'imputazione delle riserve di utili ricostituite con priorità a quelle formate con utili assoggettate ad IRES al 33%.
Fonte: ilsole24ore del 13 maggio 2008, p. 33
Società con sede legale diversa da quella amministrativa - Iniziativa dell'Agenzia delle Entrate DI BELLINAZZO
L'Agenzia delle Entrate ha manifestato l'intento di indagare sulle domiciliazioni fiscali fittizie delle imprese. Ciò sul presupposto che spesso la divaricazione tra sede legale e sede amministrativa (e/o di effettiva direzione aziendale) è sintomo di comportamenti distorsivi tesi a ostacolare il corretto ed efficace esercizio dei controlli dell'Amministrazione finanziaria. Secondo alcuni esponenti delle categorie professionali, tale tesi andrebbe meglio precisata, in quanto non vi è alcuna norma che vieta a uno studio professionale di essere sede legale di una o più società. Pertanto, sarà onere dell'Agenzia distinguere i professionisti che si muovono in un ambito di assoluta legalità dalle situazioni "anomale".
Fonte: ilsole24ore del 10 maggio 2008, p. 25
Stock option - Riacquisto delle azioni da parte di società controllante della società emittente - Perdita dell'agevolazione (circ. Assonime n. 2/2008) DI PARISOTTO
Ad avviso dell'Agenzia delle Entrate, la cessione delle azioni alla società emittente ovvero al datore di lavoro fa venire meno l'agevolazione prevista dall'art. 51 co. 2 lett. g) del TUIR, a prescindere dal periodo di possesso da parte del dipendente. In base alla citata disposizione del TUIR, è escluso dal reddito di lavoro dipendente il valore delle azioni offerte alla generalità dei dipendenti per un importo non superiore a euro 2.065,83 su base annua. La norma precisa ulteriormente che l'agevolazione viene meno qualora le azioni siano riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro o comunque vengano cedute prima che siano trascorsi almeno tre anni dalla percezione da parte dello stesso dipendente Secondo la risoluzione in commento, che richiama la precedente risoluzione 12.8.2005 n. 118, il termine triennale non opera nel caso di riacquisto da parte dell'emittente ovvero del datore di lavoro, per cui ogni cessione ai suddetti soggetti comporta la tassazione dell'attribuzione come reddito di lavoro dipendente. Tale principio si applica anche se la società con riferimento alla quale erano state assegnate le azioni è stata incorporata ed i dipendenti sono in possesso delle azioni della società incorporante. L'assunto dell'Agenzia delle Entrate è stato criticato dall'Assonime, poiché l'art. 51 co. 2 lett. g) del TUIR dovrebbe portare a una valenza generale del vincolo triennale, ovvero sia nell'ipotesi di cessione a terzi che di riacquisto da parte dell'emittente e/o datore di lavoro. L'intento antielusivo della norma è sia quello di evitare l'immediata monetizzazione delle azioni ricevute, sia quello di evitare che il prezzo di riacquisto sia superiore al valore di mercato, occultando in tal modo un reddito imponibile. Nella fattispecie in esame, l'ipotesi di riacquisto a prezzi non adeguati non appare riscontrabile, posto che si tratta di partecipazioni quotate il cui valore di mercato impedisce che per tali azioni possa innescarsi un meccanismo di arbitraggio.
Fonte: ilsole24ore del 7 maggio 2008, p. 32
Processo di ristrutturazione aziendale - Rettifica della detrazione per i beni ammortizzabili (ris. Agenzia Entrate 5.5.2008 n. 184) DI PORTALE
Con la risoluzione in oggetto, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che, nel caso in cui confluiscano in un unico soggetto passivo più attività precedentemente esercitate da soggetti diversi, è possibile procedere all'applicazione separata dell'IVA, ai sensi dell'art. 36 co. 3 del DPR 633/72. Spetta, inoltre, all'incorporante effettuare la rettifica della detrazione (in aumento o in diminuzione) operata dalla incorporata in relazione all'acquisto di beni ammortizzabili per i quali non sia decorso il periodo di "tutela fiscale" (pari a 5 anni, ovvero a 10 anni, per gli immobili e le aree fabbricabili). A tal fine, in sede di calcolo della rettifica, occorre tenere conto del diverso pro rata di ciascuna società, assumendo pari a zero la percentuale di detraibilità della società che aveva optato per la dispensa dagli adempimenti di cui all'art. 36-bis del DPR 633/72.
Fonte: ilsole24ore del 7 maggio 2008, p. 32
Uno degli interventi maggiormente significativi della Finanziaria 2008 è rappresentato dalla soppressione della lettera b) del comma 4 dell’articolo 109 del Testo Unico, nella parte in cui consente di effettuare la deduzione extracontabile di componenti negativi non imputati a conto economico.
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Obblighi - Esenzioni relative ai dottori commercialisti ed esperti contabili DI RAZZANTE
Tra gli obblighi antiriciclaggio dei professionisti si pone quello di adeguata verifica della clientela. I dottori commercialisti ed esperti contabili sono esentati dall'obbligo in questione in relazione all'attività di mera redazione e/o trasmissione della dichiarazione dei redditi. Relativamente all'obbligo di segnalare le operazioni sospette di riciclaggio, invece, si ricorda che esso non si applica per le informazioni ricevute da un loro cliente o ottenute riguardo allo stesso, nel corso: - dell'esame della "posizione giuridica"; - dell'espletamento dei compiti di difesa o di rappresentanza del medesimo in un procedimento giudiziario tributario o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sull'eventualità di intentare o evitare un procedimento, ove tali informazioni siano ricevute o ottenute prima, durante o dopo il procedimento stesso.
Fonte: ilsole24ore del 6 maggio 2008, p. 37
GE.RI.CO. 2008 - Abolizione della variabile "Valore aggiunto per addetto" - Effetti DI CRISCIONE
Tra le novità che emergono dall'applicazione di GE.RI.CO. 2008, si segnala, nell'ambito dell'analisi sulla normalità economica, l'abolizione dell'indicatore "Valore aggiunto per addetto". La Società per gli studi di settore ha verificato che, in tal modo, i contribuenti che, per effetto dell'applicazione di tale valore, risultavano non congrui, a seguito della predetta abolizione, risulteranno, invece, in regola con gli studi di settore. Si ricorda che tale valore: - rimane, in ogni caso, applicabile per gli studi di settore già in vigore per i periodi d'imposta precedenti il 2007; - è stato sostituito, limitatamente agli studi di settore evoluti per il 2007, dall'indicatore di normalità economica "Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi". Il nuovo indice "Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi" rappresenta una funzione che analizza la struttura del Conto Economico dei contribuenti soggetti agli studi e segnala i valori non normali dei costi residuali che non concorrono alla stima dei ricavi.
Fonte: ilsole24ore del 6 maggio 2008, p. 29
Sanzioni irrogate nei confronti della società - Responsabilità solidale dell'amministratore - Illegittimità (Cass. 10509/2008) DI BRESCIANI
In relazione a violazioni commesse nel vigore dell'art. 12 della L. 7.1.29 n. 4 (abrogato dall'art. 29 co. 1 lett. a) del DLgs. 472/97), l'amministratore di una società non risponde del pagamento di sanzioni irrogate nei confronti della società quale responsabile solidale con l'ente. Se la violazione commessa, infatti, non comporta conseguenze penali, l'infrazione è imputabile alla società, quale soggetto passivo del rapporto tributario, senza possibilità di estensione nei confronti del gestore della stessa (cfr. anche Cass. n. 11808/2002 e n. 17223/2008.
Fonte: ilsole24ore del 5 maggio 2008, p. 33
Quadro RF - Principali novità DI GAIANI
La determinazione del reddito d'impresa in contabilità ordinaria, da effettuare nel quadro RF dei Modelli UNICO 2008, tiene conto di diverse disposizioni introdotte o modificate nel corso del 2007, le principali di esse relative: - al recupero parziale dei costi dei veicoli non dedotti per il 2006, disposto dall'art. 15-bis co. 9 del DL 81/2007; - alla possibilità di imputare il fondo di ammortamento fiscale pregresso dei fabbricati strumentali in via proporzionale alla quota riferibile al terreno e a quella riferibile al fabbricato, riproposta dall'art. 1 co. 81 della L. 244/2007; - all'interpretazione autentica dell'art. 90 co. 2 del TUIR contenuta nell'art. 1 co. 35 della L. 244/2007, che esclude dal regime di indeducibilità previsto per i costi relativi agli immobili patrimoniali gli interessi di finanziamento relativi ai suddetti immobili; - alla modifica del regime delle spese telefoniche. Il quadro contiene, inoltre, significative modifiche nel prospetto relativo alla determinazione dei ricavi minimi delle società non operative (art. 30 della L. 724/94), che recepisce le nuove cause di disapplicazione della disciplina recate dalla L. 244/2007 e dal provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate del 14.2.2008, le quali possono essere fatte valere retroattivamente per l'esercizio 2007.
Fonte: ilsole24ore del 5 maggio 2008, p. 29
Società non operative - Società congrue e coerenti - Esclusione automatica dalla disciplina delle società di comodo DI GAVELLI - GIORGETTI
Le nuove cause di esclusione dalla disciplina delle società non operative introdotte dalla legge Finanziaria 2008 si qualificano, per il periodo d'imposta in corso al 31.12.2007, come situazioni oggettive. Tali cause di esclusione, che avrebbero dovuto essere operative soltanto a partire dall'1.1.2008, cioè dalla data di entrata in vigore della Finanziaria 2008, sono efficaci già a partire dal 2007, in quanto il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate del 14.2.2008 le ha incluse tra le situazioni oggettive che consentono la disapplicazione della disciplina antielusiva senza la necessità di presentare istanza di interpello. In questo modo, le società che si trovano in una delle situazioni che esonerano dalla presentazione dell'apposita istanza di disapplicazione possono fruire dell'istituto della liquidazione e della trasformazione in società semplice, sempre che siano risultate non operative nel 2007, ovvero che in tale periodo si trovino nel primo anno di attività.
Fonte. ilsole24ore del 29 aprile 2008, p. 29
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