Abolizione del libro soci - Conseguenze sulla disciplina del trasferimento delle quote - Novità del DL 185/2008 convertito - Rilievi critici DI NOTARI - ZABBAN
In sede di conversione in legge del DL 185/2008, nell'intento di ridurre i costi amministrativi a carico delle imprese, si è provveduto ad abrogare il libro soci, con rilevanti conseguenze in ordine all'efficacia dei trasferimenti delle quote. In esito a tali modifiche, infatti, il nuovo art. 2470 c.c. stabilisce che il trasferimento delle partecipazioni ha effetto di fronte alla società dal momento del "deposito" dell'atto presso il Registro delle Imprese. Gli Autori criticano tale soluzione evidenziando, in primo luogo, come, diversamente da quanto accade nelle società di persone, il trasferimento delle partecipazioni di srl potrebbe avvenire senza che gli amministratori ne abbiano comunicazione. Ne consegue che gli stessi: - non possono essere in grado di adempiere alle comunicazioni relative all'unico socio "entro trenta giorni dall'avvenuta variazione della compagine sociale"; - non hanno più il potere/dovere di verificare il rispetto di eventuali limitazioni statutarie alla circolazione delle quote. Tale abrogazione sarebbe inutile anche rispetto alle finalità perseguite, rischiando, anzi, di comportare inefficienze e maggiori costi. Questi ultimi sarebbero connessi sia all'adeguamento alla nuova disciplina che in relazione alla situazione a regime. Tutti i cambiamenti connessi alla compagine sociale (ad esempio, indirizzo del socio, recapito di posta elettronica o fax), infatti, dovranno essere comunicati al Registro delle Imprese.
Fonte: ilsole24ore del 11 febbraio 2009, p. 25
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