Integrazione per effetto della crisi economica e dei mercati - Modalità DI CRISCIONE
La revisione straordinaria degli studi di settore, prevista dall'art. 8 del DL 185/2008, non riguarderà necessariamente tutti gli studi ed agli studi coinvolti non saranno applicati correttivi uniformi. Occorre, infatti, distinguere: - quei settori in cui la crisi non si è manifestata o si è manifestata con effetti modesti nel 2008; - da quelli che già negli anni precedenti erano in stato di recessione e per i quali era stata prevista una fase di monitoraggio e di applicazione di correttivi congiunturali. La crisi economica danneggia particolarmente le attività che offrono prodotti e servizi voluttuari, come ceramica e gioielleria. Anche i ristoranti e gli alberghi sono coinvolti in quanto, oltre a fornire servizi superflui, soffrono della riduzione della presenza di turisti italiani e stranieri. All'interno di tale categoria, peraltro, si distinguono i gestori delle località di montagna per i quali non si è registrato un calo del volume d'affari. In sede di integrazione degli studi, occorre tenere conto che gli effetti della situazione economica riguardano l'intera filiera produttiva, coinvolgendo dai soggetti che producono i beni a quelli che li commercializzano (es. edilizia, tessile, abbigliamento, calzature, mobili). Il settore dell'autotrasporto, inoltre, oltre a subire la riduzione delle commesse per il rallentamento della produzione, ha sopportato l'aumento del costo del carburante verificatosi nel 2008. Dal punto di visto geografico, sono il Nord ed il Centro a risentire maggiormente della crisi, in ragione del maggior grado di sviluppo economico delle zone.
Fonte: ilsole24ore del 19 marzo 2009, p. 33
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