Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Poteri degli agenti della riscossione - Pignoramento presso terzi e poteri di accesso - Novità del DL 262/2006
di Ferrajoli
Gli agenti della riscossione hanno, tra l'altro, il potere di effettuare il c.d. pignoramento presso terzi. In tal caso, l'atto di pignoramento dei crediti del contribuente debitore può contenere l'ordine al terzo di pagare direttamente ad Equitalia, fino alla concorrenza del credito. Il pagamento dovrà essere effettuato: - entro 15 giorni decorrenti dalla data di notifica dell'atto di pignoramento, con riguardo alle somme per le quali il diritto alla percezione sia maturato prima della notificazione; - alle rispettive scadenze, per le altre somme. Si ricorda, inoltre, che agli agenti della riscossione sono stati attribuiti poteri di ispezione, verifica ed accesso presso le pubbliche amministrazioni e gli istituti di credito equivalenti a quelli riconosciuti all'Amministrazione finanziaria ed alla Guardia di Finanza, al fine di acquisire copia della documentazione utile all'individuazione dell'importo dei crediti di cui i contribuenti morosi sono titolari.
Fonte: Sole24ore
Adempimenti a carico dei professionisti - Indagine Fondazione Aristeia-CNDC
di Barone - Bruno
Il Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti e la Fondazione Aristeia, nell'indagine "Il dottore commercialista e la nuova normativa antiriciclaggio", hanno evidenziato come la disciplina in questione presenti numerosi punti critici. In particolare, i professionisti intervistati hanno sottolineato come: - gli adempimenti sono troppo numerosi; - sono eccessive le risorse da destinare all'identificazione dei clienti, alla registrazione delle informazioni ed alla segnalazione delle operazioni sospette; - gli indici di anomalia, strumentali rispetto all'individuazione delle operazioni sospette, sono di difficile applicazione. In simile contesto è emersa l'opportunità di procedere alle seguenti modifiche: - equiparare, ai fini degli adempimenti antiriciclaggio, i dottori commercialisti ai notai ed agli avvocati, con la previsione di pochi e semplici adempimenti; - prevedere l'obbligo di identificazione solo a fronte della probabilità di un'attività illecita; - eliminare le sanzioni amministrative connesse all'inadempimento degli obblighi antiriciclaggio.
Fonte: Sole24ore
Istanza di rimborso - Termine di presentazione - Proroga al 20.9.2007 (comunicato stampa Agenzia Entrate 6.4.2007)
Con il comunicato stampa del 6.4.2007, l'Agenzia delle Entrate ha reso noto il differimento al 20.9.2007 del termine previsto dall'art. 1 del DL 258/2006 per la presentazione dell'istanza di rimborso forfetario dell'IVA non detratta sulle autovetture aziendali e professionali. La suddetta proroga, rispetto al termine originario del 16.4.2007 (in quanto il 15.4.2007 cade di domenica), è disposta da un DPCM in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Per il momento, non si segnalano invece novità in ordine alle modalità di calcolo del rimborso forfetario, che restano vincolate, tra l'altro, alla sterilizzazione del risparmio d'imposta ai fini IRPEF/IRPEG/IRES/IRAP. FONTE: comunicato stampa Agenzia delle Entrate
Qualifica di piccolo imprenditore - Parametri di qualificazione (Trib. Milano 30.3.2007) di Negri
Ai sensi dell'art. 1 co. 2 del RD 267/42, non sono piccoli imprenditori gli esercenti un'attività commerciale in forma individuale o collettiva che, anche alternativamente: - hanno effettuato investimenti nell'azienda per un capitale di valore superiore a 300.000,00 euro; - hanno realizzato, in qualunque modo risulti, ricavi lordi calcolati sulla media degli ultimi tre anni o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore, per un ammontare complessivo annuo superiore a 200.000,00 euro. Intervenendo in materia, il Tribunale di Milano, nella sentenza 30.3.2007, ha precisato che: - l'arco temporale da prendere in considerazione con riguardo alla soglia degli investimenti non può che essere quello stabilito in materia di ricavi (ultimi tre anni ovvero dall'inizio dell'attività, se di durata inferiore); - occorre far rientrare negli investimenti tutto ciò che non è destinato a trasformarsi a breve in flussi solo finanziari. In particolare, è possibile ritenere operante una "presunzione di permanente esistenza nell'azienda" per le immobilizzazioni materiali e finanziarie e per i beni acquistati con leasing traslativo (e non anche per le immobilizzazioni immateriali, come, ad esempio, l'avviamento). Questa presunzione, inoltre, non può ragionevolmente operare per tutte le voci che compongono l'attivo circolante.
FONTE: ilsole24ore del 03 aprile 2007, p. 32
Società non operative - Istanza per la disapplicazione della disciplina - Tavolo tecnico tra professionisti e tecnici dell'Agenzia delle Entrate di Criscione
Il tavolo tecnico che ha visto confrontarsi i rappresentanti delle professioni e i vertici dell'Agenzia delle Entrate ha messo in luce la necessità di intervenire nuovamente, con ulteriori indicazioni da porre in un'apposita circolare, sulla materia della disapplicazione della disciplina della società non operative mediante interpello. Le principali istanze poste dai professionisti riguardano: - la necessità di uniformare i criteri utilizzati dalle diverse Direzioni Regionali delle Entrate per il vaglio delle istanze; - la necessità di individuare un trattamento omogeneo per le società prive sia di ricavi effettivi, sia di beni a cui applicare le percentuali per determinare i ricavi presunti. E' stata, inoltre, avanzata la proposta per cui le società che avanzano interpello in tempo utile ma non ricevono risposta dalle Direzioni Regionali delle Entrate possono disapplicare la disciplina dell'art. 30 della L. 724/94, ma in caso di accertamento non subiscono sanzioni. FONTE: ilsole24ore, del 04 aprile 2007, p. 29
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