Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Scudo fiscale al test di “verifica”: i controlli sui requisiti per l’emersione
È pronto il vademecum per gli uffici fiscali che in sede di controllo si vedono opporre gli effetti preclusivi dello Scudo fiscale. La dichiarazione riservata di emersione delle attività detenute all’estero deve essere, infatti, mostrata all’Agenzia delle Entrate all’inizio di accessi, ispezioni e verifiche. Oppure presentata nei trenta giorni successivi alla notifica di un avviso di accertamento o di rettifica, di un atto di contestazione, o dalla formale conoscenza di inviti, questionari e richieste. Affinché la procedura di emersione esplichi i suoi effetti preclusivi ed estintivi è tuttavia necessario che siano rispettati i parametri richiesti. Ad esempio, è fondamentale che il contribuente che oppone la procedura di emersione dimostri il possesso della relativa attività oltre che la stessa non sia il frutto di un reato per il quale non era prevista “copertura” (emissione di fatture per operazioni inesistenti, appropriazione indebita, reati contro la P.A., etc.). Proprio a questo fine, la circolare 52/E fornisce le direttive operative quando nel corso dei controlli viene riscontrato il versamento dell’imposta straordinaria sulle attività finanziarie e patrimoniali che sono state oggetto di rimpatrio o regolarizzazione (D.L. n.78/09).
Cfc: chiarimenti su utili e costi da Paesi black list, esimenti e modalità di presentazione dell’istanza di disapplicazione
Con la circolare n.51/E, diffusa il 6 ottobre, l’Agenzia delle Entrate fa luce sulla “nuova” disciplina delle Cfc, modificata dal D.L. n.78/09 (convertito nella L. n.102/09) e in vigore dal 1° luglio 2009, soffermandosi, in particolare, sulla disciplina dei dividendi provenienti da Paesi a fiscalità privilegiata e sulle regole che si applicano ai costi da black list. Il documento di prassi illustra altresì le due esimenti ai fini della disapplicazione della disciplina Cfc: il principio del radicamento (lett.a, co.5, art.167, del Tuir), in base al quale il socio residente nel territorio dello Stato deve provare il radicamento della propria partecipata nel Paese o territorio estero di insediamento, oltre alla disponibilità in loco, da parte della stessa, di una struttura organizzativa idonea allo svolgimento; e il principio del tax rate (lett.a, co.5, art.167, del Tuir), secondo il quale l’imposizione effettiva complessivamente gravante sull’utile ante imposte della Cfc deve essere in linea con l’imposizione italiana, a prescindere dal luogo in cui il reddito si considera prodotto e dallo Stato (o dagli Stati) in cui avviene detta tassazione. Infine, in merito alle modalità di presentazione dell’istanza di disapplicazione, si precisa che l’istanza va inoltrata all’Agenzia delle Entrate preventivamente, cioè in tempo utile per ottenere la risposta prima della scadenza del termine ordinario di presentazione della dichiarazione dei redditi.
L’F24 enti pubblici esteso a tutti i tributi, contributi e premi: istruzioni e codici
Pronti il vademecum e i codici per il versamento di tutti i tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate e dei contributi previdenziali e pensionistici dovuti all’Inps e all’Inpdap e dei premi assicurativi in favore dell’Inail. Con le risoluzioni n.96/E, n.97/E, n.98/E e n.101/E, pubblicate il 7 ottobre, spiegano come compilare l’F24 Enti pubblici. Le nuove modalità di versamento, con i relativi codici, saranno attive dal 2 novembre prossimo. Per i tributi erariali gestiti dall’Agenzia è previsto un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2010, durante il quale sarà possibile continuare a usare il vecchio sistema. La versione aggiornata della nuova modulistica e del software è stata approvata il 3 giugno scorso con un provvedimento del direttore delle Entrate, in attuazione del percorso di semplificazione amministrativa, iniziato con il “primo” decreto anti-crisi (D.L. n. 185/08), che ha esteso l’uso del modello anche al pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali e dei premi assicurativi.Con le risoluzioni n.95, n.99 e n.100 del 7 ottobre, le Entrate hanno istituito tre nuove causali per il versamento dei contributi per il finanziamento dell’Ente Bilaterale di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti di commercio, turismo e servizi.
Scudo fiscale, compensazione per l’imposta straordinaria versata in eccesso
Gli intermediari possono recuperare le eventuali eccedenze di versamento dell’imposta straordinaria dovuta per regolarizzare le attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero tramite modello F24, sia nel caso in cui il surplus derivi dalla restituzione dell’imposta al contribuente da parte dell’intermediario, sia quando il pagamento di un importo superiore al dovuto sia stato determinato da semplici errori nei versamenti. Questo tipo di compensazioni dovranno essere indicate nel modello 770. È questo, in sintesi, il chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n.107 del 14 ottobre, che risolve il problema del recupero delle possibili rimanenze delle somme eventualmente pagate in eccesso per aderire allo scudo fiscale, nel caso non vi fossero altri pagamenti da effettuare.
Piccoli imprenditori esenti da Irap, se non sussiste autonoma organizzazione
La Corte di Cassazione, con una serie di sentenze (n. 21122, n. 21123 e n. 21124) del 13 ottobre, esclude l’applicabilità dell’Irap ai “piccoli imprenditori” - nella fattispecie, un coltivatore diretto, un tassista e un artigiano - qualora non sussista il requisito dell’autonoma organizzazione. In questo modo, la Cassazione si allinea alle conclusioni già espresse dalle Sezioni Unite (sentenze n.12108 e n.12111 del 2009), con le quali si stabiliva la non applicabilità dell’Imposta ad agenti di commercio e promotori finanziari, privi di autonoma organizzazione.
Legittimo l’accertamento sui conti bancari dei parenti dell’imprenditore che non risponde ai chiarimenti del Fisco
In materia di accertamenti bancari, è estensibile anche all’impresa individuale il principio previsto per le società, secondo cui decisivo rilievo ai fini indiziari può avere la mancata risposta della società contribuente ai chiarimenti richiesti dall'Amministrazione finanziaria, circa i conti correnti bancari intestati a persone fisiche, riconducibili alla società in ragione di strettissimi rapporti con essa intercorrenti. A stabilirlo è la Cassazione con sentenza n.21318 del 15 ottobre, che ha così statuito la legittimità di un accertamento nei confronti di un imprenditore individuale.
Esonero da Irap: la Cassazione si pronuncia nuovamente su professionisti e agenti
Non spetta il rimborso dell’Irap al professionista - nel caso di specie, un avvocato - che, nell’esercizio della propria attività, si avvale di un apprendista part time. Lo ha sancito la Corte di Cassazione con la sentenza n.21563, depositata il 20 ottobre 2010, secondo la quale l’impiego di un lavoratore dipendente, anche con contratto di apprendistato a tempo parziale, è sufficiente a delineare la sussistenza di un’autonoma organizzazione e, conseguentemente, l’assoggettamento ad imposta del contribuente. La stessa Corte – sentenza n.21578 del 21 ottobre - si è espressa nuovamente anche in merito all’assoggettamento ad Irap dell’attività esercitata dagli agenti di commercio, ribadendo che tale attività è soggetta all’imposta soltanto qualora sussista un’autonoma organizzazione, condizione da accertare con un’analisi in concreto della situazione strutturale e organizzativa. La pronuncia si conforma, quindi, all’orientamento ormai consolidato della giurisprudenza di legittimità (Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenze nn.12108-9-10-11/2009).
Computo degli ammortamenti deducibili da parte della conferitaria
L’Associazione italiana dei dottori commercialisti, con la norma di comportamento n.178 diffusa ad ottobre, ha affrontato il tema del computo degli ammortamenti deducibili da parte delle società conferitarie in presenza di ammortamenti civilistici inferiori a quelli ammessi fiscalmente. In ipotesi di conferimento di azienda o di ramo d’azienda soggetto alla disciplina di cui all’art.176 del Tuir, la società conferitaria è ammessa a computare gli ammortamenti avendo come riferimento il costo per la società conferente. Se gli stessi non sono in tutto o in parte imputati a conto economico a causa delle tecniche contabili o valutative adottate, la deducibilità è ammessa in applicazione dell’art.109, co.4, lett.b del Tuir. Se invece i minori ammortamenti contabili derivano dalla previsione di un allungamento della residua vita utile dei beni, gli stessi sono deducibili nei limiti dell’importo imputato a conto economico.
Comunicazione delle operazioni Iva con Paesi Black list : le istruzioni
I contribuenti minimi e le nuove iniziative produttive rimangono fuori dall’obbligo di comunicazione delle operazioni con attori economici ubicati nei paradisi fiscali. Questi ultimi sono individuati all’interno della lista dei Paesi con regime fiscale privilegiato ai fini della presunzione di residenza delle persone fisiche e in quella delle imprese estere controllate o collegate (rispettivamente, D.M. 4/05/99 e D.M. 21/11/01). Le liste vanno applicate congiuntamente, a prescindere dalla natura giuridica e dall’attività svolta dall’operatore. Ciò vuol dire che, per il titolare di partita Iva, l’obbligo di comunicazione scatta se la controparte è situata in un Paese presente in almeno una delle due liste. Sono questi alcuni dei chiarimenti contenuti nella circolare n.53/E, che affronta il tema delle comunicazioni che gli operatori economici devono effettuare per le operazioni con Paesi black list, come previsto dal D.L. n.40/10, per contrastare le frodi fiscali e finanziarie internazionali e nazionali, soprattutto le cc.dd. “carosello” e le “cartiere”.
Arriva il primo Principio contabile per i bilanci del Terzo settore
È stata pubblicata la bozza del primo Principio contabile per il Terzo settore. Il documento, redatto dal tavolo tecnico congiunto tra Cndcec, Agenzia per le Onlus e Oic, sarà ora sottoposto ad una consultazione pubblica, che si concluderà il 15 gennaio 2011. Il Principio contabile in questione è rivolto a tutte le organizzazioni che operano nel c.d. “terzo settore” ed è finalizzato a illustrare i principi generali che sottendono la redazione del bilancio. A questo documento ne seguiranno altri, dedicati alla contabilizzazione delle poste di bilancio che assumono maggiore significatività per il non profit, come, per esempio, liberalità e immobilizzazioni.
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